domenica 18 agosto 2013

"Star Gate"


“Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo” recita il Libro Qoèlet (3,1), proclamando la signoria di Dio sulla dimensione del tempo.
Più ancora dello spazio... sul quale l'essere umano può intervenire "riducendo" le distanze grazie alle scoperte scientifiche... il tempo sfugge ad ogni umana contraffazione, e perennemente si svolge secondo l'inalterabile trama divina.
Guardando alla concezione spirituale che trae il suo fondamento dalla Rivelazione biblica, si può così osservare come essa implichi il rispetto dei rapporti temporali che Dio ha posto alla base del cosmo, ai quali il fedele è tenuto ad adeguarsi.
Uno di questi rapporti emerge chiaramente nella Genesi, dove l'azione di Dio è simbolicamente divisa in cicli nei quali predomina il numero sette, a partire dal riposo divino del settimo giorno, da cui discende il riposo settimanale cui è tenuto il fedele ebreo nel giorno di Sabato, con tutti i relativi adempimenti cultuali.
Anche il cristianesimo conserva  il ciclo settenario biblico, con la traslazione del giorno sacro dal Sabato alla Domenica, a santificare il giorno della resurrezione di Gesù... e la stessa Pentecoste cristiana si "sovrappone" alla tradizione della Pentecoste ebraica, come ricorrenza della manifestazione dello Spirito Santo avvenuta il 50° giorno successivo alla Pasqua (cioè dopo “sette settimane di giorni”).
Proseguendo questa osservazione sul tempo biblico, si incontra l'anno “sabbatico”, ovvero l'anno santo conclusivo di un ciclo settennale...
e poi, andando ancora oltre, si giunge infine ad un anno assolutamente speciale, quello del Giubileo, che il Levitico (25,8) fa cadere l'anno seguente a “sette settimane di anni”, ovvero il 50° anno.
La parola “Giubileo” deriva dal termine ebraico “Jobel”, che significa “Ariete”, e designa l'anno di Grazia proclamato con il suono dello “shofar”, lo strumento ricavato dal corno di quest'animale sacro.
Per la Bibbia il Giubileo è un anno assolutamente eccezionale per il fatto che in esso il tempo raggiunge una pienezza, e ciò implica la necessità che il credente vi si adegui riportando ogni cosa alla sua origine: l'equità deve essere ripristinata... ciascuno deve ritornare alla sua terra... ogni debito è condonato... gli schiavi sono liberati.

Un mattino della scorsa primavera, nei giorni che precedevano il 50° compleanno di Swami Roberto, pensavo al fatto che insieme a Lui stava approssimandosi al 50° anno di età anche la Chiesa Anima Universale, nata anch'essa il giorno dell'incarnazione del Maestro...
Leggendo il passo del Levitico che parla del Giubileo (25, 8-9) ne ho seguito le indicazioni e, partendo dal giorno della "Genesi" del cristianesimo ramirico avvenuta il 9 aprile 1963, ho contato "sette settimane di anni” che fanno “un periodo di quarantanove anni”...
Sono così giunto al lunedì 9 aprile del 2012, che è appunto la data "spartiacque" tra la fine del 49° e l'inizio del 50° anno.


Con uno sguardo retrospettivo, ho guardato a cosa è successo nel corso del 49° anno... sabbatico in quanto conclusivo della settima "settimana" di anni della storia di Anima Universale... ed ho visto che proprio in questi 12 mesi ha avuto inizio la costruzione del nostro Tempio con la realizzazione di tutte le opere di fondazione in cemento armato...


Poi... osservando l'inizio del 50° anno avvenuto il 9 aprile 2012, ho visto che esattamente in quei giorni sono giunte in cantiere le arcate in legno lamellare che hanno permesso di cominciare ad erigere la Cupola e le altre coperture, che poi sono state completate nell'arco dei successivi dodici mesi.

Sì... nel tempo di Dio era scritto che il Tempio di tutti noi ramirici vedesse la luce nel momento che, nella prospettiva temporale biblica, è quello "più Santo" della storia della nostra Chiesa: il Biennio Sacro che capita soltanto una volta ogni mezzo secolo, costituito dall'Anno sabbatico seguito dall'Anno giubilare.

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Oggi, contemplando ciò che è avvenuto in questa cornice temporale ammantata di santità... io elevo al cielo grida di giubilo, e di gratitudine infinita.
Sì, la mia anima esulta pensando che il Cuore Sacro di Anima Universale batte nel Tempio che ha visto la luce in questa precisa parentesi biennale... portando in sé la straordinaria "firma" di Benedizione divina che proprio l'inalterabilità del tempo di Dio attesta in modo inequivocabile, al di sopra di ogni teologia o teoria umana!
Lode e gloria all'Eterno, nei secoli dei secoli. Alleluia, Alleluia, Alleluia!

Però, non è ancora tutta qui la ragione che oggi porta la mia anima ad esultare con canti di gioia...
Pensando al Giubileo, tutto il mio essere è trascinato verso un punto ben preciso del Nuovo Testamento, ed esattamente verso la pagina lucana che racconta il ritorno di Gesù nella sua "casa" terrena, il villaggio di Nazareth.
E' un sabato, ed il Signore Yeshua entra nella sinagoga... apre il rotolo del profeta Isaia e legge queste parole: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore"(Lc 4,16-30). Poi, dopo che un silenzio di attesa si impadronisce della Sinagoga, Gesù continua dicendo: "oggi si è compiuta questa Scrittura".
Ebbene... con queste precise parole, il Verbo incarnato fa riferimento al Giubileo (l'anno di grazia)... non per decretarne l'inizio temporale... ma per dire molto di più!
Gesù annuncia al mondo che a partire da quel momento sarà Lui stesso ad incarnare il Giubileo, cioè il tempo di Grazia dello Jobel-ariete.


Oggi, nella mia casa spirituale terrena dove il Tempio dello Jobel ramirico è sorto, io penso alle parole profetiche di Isaia che si sono ulteriormente compiute nel presente della mia vita...
Così, la mia anima esulta all'idea che, d'ora in avanti, il Verbo dell'Ariete divino dei cristiani ramirici potrà impersonare per ognuno di loro il tempo di Grazia... risuonando all'interno della Cupola di Anima Universale, nel Tempio che è impregnato della benedizione del tempo biblico del Giubileo.
Il mio cuore... danza senza sosta al Signore pensando a tutti coloro che, varcando la soglia di questo Luogo Sacro, potranno portare nel loro animo la grazia giubilare della liberazione dalla schiavitù opprimente dell'ignoranza spirituale, e così potranno riacquistare la loro vista interiore.

Adesso... posso finalmente alzare i miei occhi verso la vetrata della cupola che mi sovrasta, ed immaginarmela come una porta aperta verso la volta celeste.
Guardo bene quella "porta", e penso ad una Croce di resurrezione con quattro braccia:
Le prime due è come se fossero le braccia della Madonna, la Janua Cœli che nel tempo inalterabile di Dio ha "firmato" e "controfirmato" il Luogo Sacro e Santo di tutti i ramirici... perché il Permesso di Costruire il Tempio è stato "timbrato" e rilasciato dall'Autorità Comunale di Leinì il giorno 11.02.2011 (ricorrenza dell'apparizione dell'Immacolata Concezione a Lourdes)... e anche perché l'apertura al culto è avvenuta il 15 agosto, giorno a Lei consacrato.


Poi, guardando le altre due braccia di questa ramirica Croce di Resurrezione, non posso fare a meno di riconoscerle come quelle di Colui che il 9 aprile 1963 è sceso in mezzo a noi per tenere aperto lo "star gate" di Anima Universale... la porta spalancata verso "le stelle"... attraverso la quale passeranno tutti coloro che, mettendo a frutto i Suoi insegnamenti, sapranno tornare alla patria primigenia... quella eterna... e così potranno realizzare il supremo "tempo" di grazia del loro spirito.


Alleluia.
Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte, nazioni, dateGli gloria;
perché forte è il Suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
                                                                        (Salmo 117)

AMEN ALLELUIA, ALLELUIA, ALLELUIA!



Puntata successiva: Otto sacro

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