mercoledì 5 novembre 2014

Web-Oasi

«Un conto è ascoltare un pensiero spirituale, un altro è fermarsi per rifletterci sopra...
Un altro ancora è meditarlo fino a fondersi nella sua verità.
»
                               (Swami Roberto)

Queste parole di Swami mi fanno oggi venire in mente una metafora tratta dalle raccolte di detti dei Padri del deserto.
Traendo spunto dalla naturale differenza tra il cavallo, che deve nutrirsi spesso perché espelle rapidamente il cibo mangiato... ed il cammello, che si nutre più di rado ruminando lungamente gli alimenti ingeriti... questi monaci cristiani del IV secolo trassero il seguente significato simbolico:
Il cavallo rappresenta il credente che "mangia" tanti insegnamenti senza però trattenerli dentro di sé, mentre il cammello simboleggia il fedele che sa "fare scorta" della Parola di Dio, meditandola lungamente e beneficiando così del suo nutrimento spirituale anche a distanza di molto tempo.

Ebbene... nel mondo religioso di oggi sono senz'altro numerosi i credenti che, non sapendo "ruminare" i contenuti spirituali ricevuti, entrano in "crisi di fame" quando si trovano ad attraversare il "deserto" della prova... e poi, più in generale, anche negli altri ambiti della vita sociale vige quel moderno mito della "velocità a tutti i costi" che crea percorsi interdetti al transito riflessivo e dunque lento dei cammelli.

« Persino le più grandi creazioni dell’ingegno umano, nell’arte, nella cultura, nella scienza, si svuotano di grandezza per chi non ha più voglia di riflettere. 
Chi rinuncia al dono della riflessione fa sentire “solo” finanche Dio.» 
                                  (Swami Roberto)

Questo tema della "solitudine di Dio" provocata dall'irriflessività dell'essere umano, occupa uno dei primissimi posti nella classifica delle cause del malessere spirituale che attanaglia la vita di molti.
Così... pensando a come l'umana mentalità del "mordi e fuggi" abbia un ruolo determinante nello "svuotare di grandezza" anche le cose più preziose della vita... mi vengono adesso in mente le frotte di internauti amanti dello zapping virtuale, che sono abituati a far sfrecciare i contenuti più disparati sulle loro videate, senza riuscire a fare tesoro di alcunché.
E' proprio avvilente osservare come l'attitudine alla superficialità non passi mai di moda e sappia anche aggiornarsi restando al passo con i nuovi strumenti tecnologici ma... visto che le vie del Signore sono infinite... a me oggi piace pensare che prima o poi molti potranno cambiare abitudini proprio arrivando alla web-oasi di Anima Universale.
Perché no?

«La riflessione sembra un momento di stasi…
Invece no! Essa è proprio il terreno che fa germogliare tutto ciò che hai appreso, hai conosciuto, anche solo per curiosità. Non essere tra quegli istintivi che trascurano l'importanza di riflettere!
Senza un'attenta riflessione il tempo per operare nel bene è perso.»
                       (Swami Roberto)