domenica 14 dicembre 2014

Dialogo... per davvero ?

In questi giorni mi è capitata tra le mani una pagina di "lancio" di un calendario realizzato in collaborazione tra il prestigioso mensile religioso Jesus e il monastero di Bose, titolato “2015, i giorni del dialogo”.
Si tratta di un “calendario interreligioso”, come si può leggere nella presentazione, “dedicato quest'anno alle minoranze religiose del Medio Oriente, cristiane e non, spesso vittime di drammatiche persecuzioni”.
Mi è venuto spontaneo associarmi idealmente a questa iniziativa che, opportunamente, fa opera di sensibilizzazione sul tema sempre molto importante della difesa dei diritti delle minoranze religiose. Senonché, mentre tenevo il mensile tra le mani, alcuni “grilli” si sono messi a fare da sottofondo ai miei pensieri, e la loro “voce” è via via diventata così insistente da spingermi a “registrarla” nella pagina odierna del mio diario.
Le vicende della mia vita mi dimostrano infatti che non è indispensabile trasvolare in lontane parti del mondo, per incontrare il problema della discriminazione religiosa...
Le sue radici, ahimè, sono solide anche qui in Italia, come dimostra la giovane e contrastata storia della mia Chiesa Anima Universale, ripetutamente obbligata a remare contro una corrente impetuosa  per riaffermare e difendere l' "abc" dei suoi diritti... che molti ignorano... ed altri apertamente vorrebbero soffocare.

Varie volte in questi anni ho sperimentato le "attenzioni" nient'affatto amichevoli che sono state rivolte alla mia Chiesa cristiano-ramirica da alcuni esponenti "altolocati" della religione qui maggioritaria...
Paradossalmente... questi religiosi da un lato si aggiungono al "coro" di chi giustamente reclama il diritto che la sua fede sia rispettata in quei paesi nei quali costituisce una minoranza... ma dall'altro lato, negli "spazi domestici", non si fanno problemi a praticare quella discriminazione religiosa che hanno appena finito di stigmatizzare... magari preoccupandosi soltanto di agire con modi più “edulcorati”, ma non per questo meno "letali".
Io oggi posso parlarvene perché ne ho avuto, anche recentemente, esperienza diretta... e lo stesso Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose, sa bene di cosa parlo... riguardo proprio a questo calendario.

In ogni caso... adesso... raccogliendo il nobile spunto fornito da questo messaggio interreligioso, e “traducendolo” nello spirito cristiano-universale della mia Chiesa, io auspico che nel 2015 i giorni del dialogo possano estendersi in tutti i luoghi della terra, Leinì compresa... e già che ci sono, visto che l'universalità della carità non si ferma certo alle questioni di fede, più che dire “Ogni credente è mio fratello”... come si legge nel sopracitato avviso... dal cuore io mi sento invece di affermare: “Ogni essere umano è mio fratello”, perché Swami mi ha insegnato a dialogare veramente con tutti... compresi gli atei e gli agnostici che sono anch'essi potenzialmente ricettivi all'universale linguaggio dell'amore.

« Chi ha rispetto per tutte le religioni afferma: 
IO CREDO in Dio, 
Padre e Madre di tutte le genti. 
IO CREDO nella fratellanza, 
al di là di ogni razza, credo e cultura. 
IO CREDO nell'Amore, 
il comun denominatore
che unisce in Sé 

tutti gli esseri viventi. »
                                         (Swami Roberto)