martedì 28 aprile 2015

Chi ama

« Chi ama non è mai ateo… anche se non crede nell’esistenza di Dio. »
         (Swami Roberto)


Benché uno dei principi cristiani chiari come il sole sia riassunto dall'affermazione “Dio è Amore”(1Gv.4,8), la conseguente verità espressa da queste parole di Swami... ovvero il fatto che amare sia il modo in cui anche un ateo può credere "anonimamente" in Dio... è contraddetta dal modo di pensare di tanti cristiani d'oggi.

Mi riferisco in particolare a quelle persone che discriminano sia chi professa una fede diversa, sia i non-credenti... e così dimostrano di essere loro stessi degli “atei anonimi” nella misura in cui non praticano quella carità senza la quale, come ricordava anche Paolo di Tarso nel suo celebre inno, cristianamente "non sono niente" (1Cor 13,2).
Già molto prima di Paolo, in tutt'altro orizzonte religioso anche un inno vedico recita: “L'amore è il primogenito, il più sublime degli Dei, dei Padri e degli uomini. (…) Più grande delle cose che si muovono e di quelle inerti, (…) Tu, o Amore, sei maggiore di tutti, in tutto potente. A te noi rendiamo omaggio!” (Atharva Veda IX, 2,19-23-25).
Si tratta dunque di un concetto spirituale talmente vero da essere universalmente riconosciuto... tranne dai troppi che usano la loro fede integralista per occultarlo.

« L'amore non è una nostra qualità, perché l'amore siamo noi.
Dio rende superlativa la qualità del nostro amore. »

       (Swami Roberto)


Il fatto poi che l'amore, come ci ricorda Swami, non sia un nostro "attributo", bensì ciò che ciascuno di noi è... costituisce un'altra fondamentale verità che mi fa pensare ad un'ulteriore e decisiva conseguenza:
Proprio perché spiritualmente siamo amore, nella nostra vita ciascuno di noi finisce con l'essere ciò che ama:

Chi ama gli "idoli" materiali diventa in un certo senso parte di loro, "materializzando" la propria esistenza...
Chi invece ama Dio "divinizza" la propria vita facendo sì che l'Eterno Padre renda “superlativa - come dice Swami - la qualità del suo amore”.

In sostanza è quest'ultima la strada da percorrere affinché le parole del salmista "Voi siete dèi, e figli tutti dell'Altissimo" (Sal.81,6) esprimano pienamente il loro significato nella nostra vita, protesa verso quel piano soprannaturale nel quale solo chi ama... è per davvero in comunione con l'Amore di Dio.  

« Amici, date voi stessi A Dio
e date A voi stessi Dio. »      
(Swami Roberto)






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