martedì 24 maggio 2016

A volo d'ape :-)

Dal biblico Libro dei Proverbi mi sono oggi annotato una norma comportamentale ispirata al regno animale: “Va' dalla formica, poltrone, osserva le sue abitudini e diventa saggio” (Prov 6.6-8) ... ad affermare un modello che, oltretutto, nella Bibbia “dei Settanta” (la prima traduzione in greco della Bibbia Ebraica) viene ulteriormente integrato con questa aggiunta :
“Oppure va' dall'ape e impara: e com'è industriosa! E che lavoro mirabile essa fa” (Bibbia dei Settanta, VI, 8).
Al riguardo, Clemente d'Alessandria (Santo e “Padre della Chiesa” del II sec.d.C.) commentava “perché l'ape ronza sui fiori di tutto un prato per ricavarne un solo miele” (Stromata, 1)... richiamando dunque una capacità alla quale anche l'essere umano deve ambire, ovvero quella di trarre nutrimento dalle differenti esperienze della vita, al fine di rielaborarle spiritualmente nel “miele” di una nuova consapevolezza.
Anche al di fuori del cristianesimo,  questo simbolismo trova “eco” nella tradizione religiosa dei dervisci bektashi (una corrente del sufismo), dov'è presente la metafora dell'ape che rappresenta il derviscio, e del miele che rappresenta la realtà divina che egli cerca... mentre nell'Ebraismo è possibile riscontrare una tradizione assai significativa che traspare da una particolarità linguistica.
In ebraico l'ape è infatti designata con il vocabolo Dvoràh... che ha la stessa radice consonantica, dvr, del termine Davar, che significa "parola"... in una corrispondenza tradizionalmente intesa come una allusione a ciò che i credenti in Dio dovrebbero fare: alla stregua di tante api, anche loro dovrebbero "impollinare" il mondo con parole portatrici di vita.

Ora... dopo questo biblico volo d'ape :-) con il quale ho sorvolato le tradizioni religiose cristiana, islamica sufi, ed ebraica... posso "posarmi" all'interno del Tempio dei cristiani ramirici, che è a forma di "otto sacro... com'è “a forma di otto” anche la “danza oscillante” che le api compiono nell'alveare, per comunicare alle loro compagne la direzione verso la quale mettersi in volo...
Con questa immagine che "ronza" :-) nella mia mente, mi viene naturale pensare alle persone che riconoscono nel Sacro Tempio di Anima Universale la loro casa spirituale:
Quelle tra loro che sono capaci di accogliere la Divina Conoscenza ascoltata durante il Darshan di Swami... e poi sono anche capaci di esserne testimoni FEDELI nelle azioni concrete delle loro vite... diventano un po' come delle “api” :-)... che possono “impollinare” di divino amore la vita di quanti le incontrano. 


Puntata successiva: La mia « amrita »...


Torna all'indice: "Autoscatti sulla mia fede"