Momenti di Vita... nel monastero di Leinì

LE FORMICHE... E GLI UOMINI

Un giorno noi ramia stavamo parlando del Villaggio della Gioia, e precisamente del calendario che Padre Fulgenzio ci aveva chiesto di realizzare graficamente.
Sfogliando le varie pagine di appunti, stavamo leggendo alcuni proverbi africani... finché giungemmo ad uno che recità così: “le formiche hanno detto: mettiamoci insieme e riusciremo a trasportare un elefante”...
Eh sì... l'unione fa la forza! Ma nel mondo degli umani l'unione è merce proprio rara.
Così, discutevamo chiedendoci come mai ciò che riesce alle formiche, purtroppo non riesca alle persone.
In quel mentre Swami Roberto passò nei pressi, e ci disse:
« Perché spesso manca l'unione all'interno dei gruppi di persone?
Fondamentalmente perché in molti manca la capacità di rinunciare ad una parte di sé, per permettere all'altro di inserirsi.
Pensate ad un puzzle: i vari pezzi si incastrano l'uno con l'altro, perché a ciascuno manca qualcosa; se così non fosse, non potrebbero incastrarsi.
Se fossero quadrati, si potrebbero accostare l'uno all'altro, ma non ci sarebbe la vera unione... con facilità potrebbero essere spostati.
Invece, nel puzzle proprio questa "rinuncia ad una parte di sé" diventa la forza che unisce i pezzi l'uno con l'altro, fino a formare un tutt'uno indivisibile.
Così potrebbero e dovrebbero essere i gruppi di persone.»

IL BILIARDO

Tra la mia raccolta di appunti presi al volo, oggi rileggo assieme a voi le parole che mi sono annotato quel giorno in cui stavo discutendo con un mio confratello dell'immenso potere spirituale custodito nella capacità di perdonare.
Swami Roberto ci sentì e, avvicinatosi a noi, ci parlò del biliardo...
"...in questo gioco una palla viene tirata contro le altre che, a seguito di questo contatto, a loro volta si mettono in moto, trasmettendo l'energia di movimento ad ulteriori sfere.
Allo stesso modo, chi riceve del male da qualcuno e passivamente ne segue l'inerzia, reagendo con lo stesso "linguaggio", a sua volta diventa trasmettitore di male, veicolando quella vibrazione ad altri.
Chi si fa coinvolgere da questo meccanismo, rischia di diventare come una di quelle palle di biliardo che si muovono tra loro... ciascuna perché ha preso il colpo da un'altra.
Chi invece ha in sé la forza dell'Amore, si sottrae da questo nefasto ingranaggio... e perdonando vince il male.
Così facendo, cesserà di essere come una sfera che si muove sballottata qua è la, e diventerà un po' come il tavolo verde, che attutisce l'energia di movimento portandola a spegnersi".



RICAMI DIVINI

I ricami di Dio si intrecciano senza sosta nell'accompagnare il cammino della vita di ognuno, ma raramente le persone hanno la capacità di riconoscerne lo svolgimento.
Il più delle volte le trame del piano divino si intessono in un modo umanamente inconcepibile, e ai più risulta difficile riconoscere la maniera in cui la Misericordia di Dio si esprime nella perfetta legge del karma.

Mi ricordo il giorno... pochi mesi dopo che ero entrato nella comunità dei Ramia di Leinì... in cui mi stavo apprestando ad incontrare un prete missionario cattolico di stanza in Africa Occidentale.
Don (...) ci aveva telefonato e si era proposto di venirci ad incontrare, al fine di chiedere ad Anima Universale un aiuto per i bambini della sua missione.
D'improvviso, nell'imminenza del suo arrivo, si levò un vento impetuoso, al punto che i vetri della sala in cui mi trovavo iniziarono a tremare, e subito arrivarono scrosci di pioggia battente. Io e ramia Paolo, che stavamo aspettando l'arrivo dell'ospite, ci guardammo allibiti, sorpresi da una tempesta tanto veemente in un pomeriggio che fino a poco prima non lasciava presagire nulla di simile.

Appena il vento e la pioggia si placarono, uscimmo di casa e vedemmo la grande quercia, che fino a pochi minuti prima si ergeva sul limite della recinzione antistante alla chiesa... distesa sul cortile. Sembrava un gigante abbattuto!
QuerciaCadutaL'enorme tronco sfiorava la scultura in ferro di San Francesco posizionata al centro del giardino, che era rimasta intatta (come si vede in questa foto, scattata quel giorno). In quel mentre giunse il missionario... anche lui un po' frastornato dall'imprevisto maltempo.
Lo accompagnammo nello studio del monastero e lo ascoltammo per circa mezz'ora: ci parlò delle necessità della sua missione, mettendo in luce le condizioni veramente terribili in cui si trovavano i bambini di cui si occupava.
Io e ramia Paolo, a nome della chiesa Anima Universale, gli manifestammo l'intenzione di dargli un sostegno economico che gli consentisse un po' di respiro nella sua difficilissima missione, e così lo salutammo, rimanendo d'accordo che lui sarebbe tornato l'indomani.
Noi intanto avremmo relazionato gli altri componenti della comunità sul buon esito dell'incontro.
"Vi chiamerò domani o al massimo fra un paio di giorni", ci disse il missionario prima di salire in macchina.
Quando alla sera io e ramia Paolo ci accingevamo a raccontare l'accaduto alla comunità, Swami Roberto anticipò le nostre parole e ci disse:
"Ma come, non avete capito?"...
Io e ramia Paolo ci guardammo senza comprendere cosa Swami volesse dire...
"Quell'albero caduto"... continuò... "è l'ostacolo che ostruisce la strada che oggi si sarebbe potuta aprire. Vedrete che non se ne farà nulla. Oggi voi siete entrati in contatto con una falsa missione".
A quel punto, noi ci chiedevamo cosa avremmo dovuto dire l'indomani al missionario, ma Swami aggiunse: "Non preoccupatevi, vedrete che tutto svanirà come neve al sole".Neanche a dirsi, nei giorni... nei mesi... e negli anni successivi... il missionario non si fece più vedere né sentire.
Capimmo inequivocabilmente che preferì la "politica" di starci alla larga per non rischiare di infangare il suo "buon nome" a causa della collaborazione con dei non-cattolici come noi.
La carità verso i bisognosi della sua missione fu vergognosamente messa al secondo posto. Insomma: un bluff!
Però... nulla succede a caso... e di lì a poco i ricami del Signore ci avrebbero portati in altre direzioni, e precisamente ad incontrare una donna ed un uomo di Dio autentici e meravigliosi; Suor Maria Grazia Caputo e Padre Fulgenzio Cortesi. Con loro collaboriamo da tanti anni nella realizzazione di straordinari progetti di solidarietà in varie parti del mondo, in favore delle popolazioni più svantaggiate.
Ma questa è tutta un'altra storia, che vi racconterò in futuro, in apposite post-puntate.


Roberto_Suora
LETTERA AD UNA SUORA

Un giorno Swami Roberto mi ha dettato una lettera per una suora superiora gravemente ammalata (di cui per ovvie ragioni non rivelo l'identità) che si era rivolta a lui per chiedergli aiuto.
Personalmente reputo questa lettera talmente bella che la voglio condividere con voi, certo che le parole di Swami faranno bene spiritualmente a tutti.
"Carissima Suor ( ... ) ,
ho ricevuto il tuo scritto, ma ancora di più ho ricevuto la tua sofferenza, quella che non si vede solo attraverso il tuo corpo perché è proprio dentro di te, nel tuo cuore.
Mi rattrista sapere che ti senti quasi inutile e ancor peggio di “peso”.
Ricordati che tu sei una suora, Sposa di Cristo, e la tua presenza fra le altre consorelle è sempre importante perché tu, consacrata a Dio, sei testimone della sua Presenza, della sua Luce Splendente.
Anche se tu non dovessi più muovere neanche un dito, con la tua preghiera interiore puoi cambiare il mondo, puoi ottenere dal tuo dolcissimo Sposo qualunque cosa a vantaggio delle tue consorelle e delle persone che soffrono proprio come te.
Non cedere alla tentazione di sentirti inutile o addirittura di pensare di dare “fastidio”. Semmai può essere vero che tu potresti dare veramente fastidio a quelle persone che non hanno capito nulla della spiritualità, a coloro che dicono di credere in Dio e poi non hanno la misericordia e la pazienza di comunicarti conforto, amore e comprensione.
Cara, Tu potresti dare fastidio alla coscienza di chi non è coerente con le proprie scelte di vita, anche religiosa. E già solo per questa ragione, io sono certo che in questo momento di difficoltà fisica, che ti impedisce di svolgere i tuoi impegni nella comunità, tu sei utile affinché molti, confrontandosi con le tue sofferenze, possano guardarsi dentro, per diventare più veri... e diventare utili servi d’Amore per il Signore Gesù in te.
Sì, proprio in te, che provi il dispiacere di sentirti l’ultima, quasi d’intralcio. Lo so che non vorresti farti servire, ma ardentemente desidereresti essere tu a servire gli altri, proprio come vedo che hai fatto nei molti anni trascorsi nella tua missione...
In realtà devi cercare di comprendere che attraverso la tua malattia il Cristo vuole renderti suo strumento per farsi confortare dalle tue consorelle... confortandoti.
Il Signore ha fatto di te un dono grande per la tua comunità.
Mia cara Suor ( ... ), prega, prega, prega sempre, perché tu sei insieme alla Madonna un ponte fra Dio e gli uomini e tutto puoi ottenere con la tua fede.
Quindi non voglio più sentirti dire che tu fai soffrire o lavorare gli altri a causa tua. Vedrai che le suore che ti stanno vicine avranno l’onore di poterti aiutare e amare.
Gesù attraverso di te prova la fede del tuo prossimo e permette che le Sue Parole possano diventare realtà per chi vorrà realizzarle: “qualunque cosa avrete fatto agli ultimi, anche a Suor ( ... ) , l’avrete fatta a me”.
Preghiamo sempre e sempre stiamo uniti nel Nome del Dio dei viventi".



albero-di-nataleBUON NATALE

Oggi condivido con voi questa lettera ad un carcerato, così vi auguro Buon Natale con le parole che Swami Roberto mi ha dettato :
"Caro ...,
tra due giorni per il mondo è Natale, ma io so che tu l'hai già festeggiato in tutti quei giorni nei quali hai fatto nascere Cristo nel tuo cuore, e non solo il 25 dicembre.
Non affliggerti per la condizione in cui vivi; io percepisco la tua sofferenza, nel non poter vivere la tua libertà, ma sappi che non possono essere le mura di una prigione a fermarti, perché l'amore... sono le ali per essere ovunque.
Pensa a quanti nel mondo brancolano nel buio alla ricerca del loro vero Natale, quello della nascita di Gesù nella propria anima; ti renderai conto che tanti pensano di esser liberi perché possono andare dove gli pare e possono fare quello che vogliono, ma in realtà sono loro i veri "carcerati", schiavi della noia, dell'egoismo, dell'indifferenza, della totale mancanza di amore e di verità.
Ho realizzato il libro "La Missione dell'Uno" proprio per consentire a tanti di diventare portatori di luce nel mondo, e te ne faccio dono affinché anche tu possa già da oggi unirti ai tanti ramirici che ogni giorno scelgono di diventare "Missionari dell'Uno", cioé dono di amore per gli altri.
Affidati alla Potenza della preghiera, e così potrai vivere la libertà dello spirito oltre le mura di qualsiasi prigione.
In Dio tu sei veramente un uomo libero!
Per il potere di Cristo, ti benedico ed auguro ogni bene a te e alla tua famiglia per il nuovo anno.
                 (Swami Roberto)

SassiPino5UNA VENTATA DI FANCIULLEZZA

Oggi sono entrato nella biblioteca del mio Monastero... e ne sono uscito un po' più bambino.
Mentre stavo cercando dei vecchi volumi, mi ha infatti investito una ventata di spensierata fanciullezza.
Si è trattato di una folata formata dalle lettere scritte quasi trent'anni fa da alcuni giovanissimi alunni della scuola torinese di Sassi, poco distante dalla Basilica di Superga... un soffio impetuoso che mi ha riportato a mia volta indietro nel tempo.Siamo all'inizio degli anni '80, nel periodo in cui la strada che sale verso la Basilica di Superga diventa teatro di una continua “processione” di persone che giungono da ogni parte per incontrare il giovane Roberto, per pregare con lui, per chiedergli di invocare per loro le grazie del Cielo.
Anche le suore salesiane dell'Istituto religioso che gestisce la scuola di Sassi ascoltano le preghiere di Roberto... e gli chiedono di andare nella loro scuola... per parlare di Dio ai bambini.
Ed i bambini... aprono i cuori al diciottenne Roberto che, pur avendo soltanto l'età di un fratello maggiore, commuove il loro animo di fanciulli.
(Clicca sulle immagini per ingrandire le lettere ed i disegni degli ormai ex-bambini della scuola di Sassi. Buona lettura!)
SassiAndrea
SassiGiuseppe

SassiAntonello4
SassiAntonello
SassiChristian1
SassiChristian3
SassiChristian
SassiFilippo1
SassiFilippo
SassiGabriele
SassiKocis1
SassiKocis2
SassiPino4
SassiStefano4

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