Esperienze in diretta

Swami_FamigliaElsaTullio9 ANNI FA... I MEDICI MI AVEVANO LIQUIDATO

Oggi è stata una giornata provvidenziale per Elsa e Tullio, che hanno ricevuto la benedizione di Swami Roberto per i loro 55 anni di matrimonio.
Insieme ai loro familiari hanno ringraziato il Maestro, senza il quale non avrebbero potuto vivere questa giornata così meravigliosa.
« Siamo dei miracolati!» hanno detto con parole cariche di commozione e riconoscenza.
Dopo la preghiera sono andato a salutare Elsa e Tullio che, pieni di gioia, hanno voluto parlarmi della loro storia...
« 9 anni fa i medici mi avevano "liquidato" »... racconta Tullio... « e negli ospedali di Vercelli e Casale ci avevano detto che non c'era più niente da fare... per un mio problema gravissimo al cuore».
Destini segnati... che cambiano al momento dell'incontro con Swami.
« Una sera, qui a Leinì, c'era una preghiera con una processione all'aperto... ma io non me la sentivo di camminare e rimasi seduto nel palatenda. Quando Swami rientrò, precedendo la processione, venne proprio da me, a salutarmi ».
Di lì a poco accadde un fatto importantissimo: le condizioni di salute di Tullio cambiarono al punto che divenne possibile l'operazione, pure se l'intervento si prospettava difficilissimo.
« Dovevo essere operato di 3 bypass nella carotide in un colpo solo; andai al consulto da Ramia Mario, e lui mi disse: vai tranquillo che in sala operatoria c'è anche il Maestro ».
L'intervento riuscì perfettamente... « al punto che »... aggiunge Tullio... « anche se i medici mi avevano detto che dopo l'intervento bisognava stimolare il cuore per farlo partire, lui invece partì subito. Il mio motore si mise in moto da solo.
I medici mi hanno completamente aperto lo sterno, ma io non ho mai avuto dolori, non ho mai sentito niente ».
« La situazione di mio papà fu diversa di quella di tutti gli altri ammalati »... interviene la figlia Silvia... « che in quei giorni all'ospedale affrontarono lo stesso intervento e accusarono dolori fortissimi. Ed oggi, purtroppo, quelle persone non ci sono più ».

Qualche tempo dopo, anche Elsa fu costretta a dover far fronte a problemi gravissimi di salute: « Era un tumore. Cinque anni fa mi han tolto tutto... e adesso sto bene.
E quando capita che abbiamo dei problemi, e per qualche istante magari pensiamo che non ce la facciamo... poi arriva il Maestro... e ci fa andare di nuovo in carreggiata. Grazie Swami Roberto, per questo giorno di festa che ci hai regalato ».
Elsa, Tullio, i loro familiari... e tutti i presenti:
anche oggi a Leinì tanti hanno toccato con mano i miracoli della Divina Provvidenza.
(Leinì, 18.10.09)


OGGI HO INCONTRATO... 

...un piccolo angelo color ebano.
Due occhi come perle incastonate nel viso, ed uno sguardo pieno di dolcezza.
L'assistente sociale che lo segue da qualche tempo, alla fine della preghiera mi si è avvicinata tenendo amorevolmente per mano il bambino.
« E' miracoloso quello che è successo oggi » ha esclamato con entusiasmo...
« Lui è un bambino autistico che non parla mai... non da' mai dei baci... e non porge mai la mano agli sconosciuti...
Ma oggi, durante il darshan di Swami Roberto, è successo qualcosa di miracoloso.
Ad un certo punto, l'ho visto guardare verso Swami, ed ho sentito la sua voce pronunciare "bravo"...
Qualche istante dopo, ha preso il palmo della mia mano, e mi ha dato un bacio...
E adesso... è da alcuni minuti che ha preso per mano ramia Magda, anche se non l'aveva mai conosciuta prima ».

Il raggio di sole del darshan oggi ha illuminato il cielo di un piccolo angelo d'ebano, che ho visto incamminarsi felice per fare ritorno a casa.



HO INCONTRATO UN ALTRO PICCOLO ANGELO 

...mentre stavo uscendo dal palatenda, il visetto radioso di una bambina mi è venuto incontro, salutandomi con un largo sorriso.
La giovane mamma, che la seguiva di qualche passo, ha voluto spiegarmi il motivo di quella solare felicità.
"E da tanto tempo che accompagno mia figlia al Darshan di Swami"... mi ha detto... "e lei è sempre venuta volentieri; però, non voleva che Swami le si avvicinasse. Invece questa mattina, mi ha sorpreso, perché, a differenza di tutte le altre volte, mi ha detto che desiderava che Swami andasse da lei.
Questo è ciò che è accaduto durante il Darshan!... Swami si è fermato proprio di fronte alla mia bambina e l'ha benedetta, facendola felice... al punto che lei avrebbe voluto contraccambiare con un suo piccolo bacio".
"E' come se tu l'avessi già fatto"...
ho detto girandomi a cercare quei due occhioni contenti, ma non ho potuto aggiungere altro, perché il piccolo angelo era impegnato a disegnare la sua gioia con alcuni passi di danza.
Allora ho salutato lei e la mamma... ed ho pensato a quanto spesso siano proprio i bambini a dimostrare cosa significa dialogare con Swami, parlando il linguaggio del cuore.


PENSIERI DAL CARCERE...

...in cui mi sono recato assieme a ramia Osvaldo Ristuccia per incontrare un giovane uomo condannato all'ergastolo, che ha chiesto una nostra visita.
L'arrivo in segreteria... la procedura di sicurezza... e poi un gelido corridoio sotterraneo rivestito di linoleum, per giungere alla sala colloqui.
Il pensiero... insistente... su come si può sentire un uomo che ha il futuro contenuto tra le mura di una cella.
L'incontro... un sorriso triste in un volto provato, ma due occhi vivi ancora accesi di speranza.
Poi... i suoi pensieri e le sue domande... per trovare un senso, per tentare di capire quella sua vita...
...le stesse domande di ogni animo costretto a guardarsi dentro per cercare di uscire dal carcere di se stesso.


missiondelunridMISSIONE DI PREGHIERA

Ieri mattina, nel Palatenda di Leinì abbiamo pregato per il martoriato popolo
di Haiti, ed abbiamo ascoltato le illuminanti parole di Swami Roberto su questa tragedia, l'ennesimo dramma che ha colpito i discendenti degli schiavi deportati secoli fa dall'Africa... e poi “dimenticati” in un'isola poverissima ed altamente sismica.
Swami ha utilizzato un'espressione significativa per descrivere Haiti: una zattera che i potenti del mondo hanno abbandonato in mezzo all'oceano.
Penso a quest'immagine, una zattera fatiscente piena di naufraghi abbandonati al loro destino... e penso all'ipocrisia di quei potenti che prima li hanno lasciati andare alla deriva, e poi stigmatizzano la tempesta che li ha colpiti. Così il mostro terremoto assume anche le sembianze del capro espiatorio, che oltretutto permette pure di assicurarsi una preziosa “assoluzione” morale al prezzo di occasionali soccorsi riparatori.
Oggi penso a questo trionfo dell’ipocrisia... ma penso anche alle parole con le quali Swami ci ha ricordato l’incomparabile potenza della preghiera che tanti missionari dell’Uno possono celebrare per chiedere all’Amore di Cristo di illuminare le anime delle vittime, e di confortare i cuori dei sopravvissuti.
Se tutti crediamo nelle affermazioni di Omega, per loro otterremo miracoli!!!


11Settembre11 SETTEMBRE

Se c'è un giorno che ha segnato la storia recente del pianeta, questo è senza dubbio l'11 settembre 2001.
Quante cose sono cambiate da quell'apocalisse: tante contrapposizioni politiche e religiose si sono esacerbate... le distanze tra alcuni popoli si sono ingigantite... l'escalation di violenza ha ricevuto nuovi e tragici impulsi...
Ma anche nei momenti più bui, non manca mai uno spiraglio di luce che può far assumere contorni diversi agli scenari più tetri.
Così... io oggi ricordo questa data per quanto accadde ad Assisi in occasione del primo anniversario della strage delle Torri Gemelle.
premio_paceIn un momento così significativo ed importante dal punto di vista simbolico, io ero nel Municipio alla presenza delle massime autorità cittadine...
e potei assistere al momento in cui Swami Roberto ricevette il Riconoscimento internazionale "Un Mandir per la Pace", per la sua incessante opera spirituale dedicata a costruire la pace e per gli aiuti umanitari che Anima Universale reca ai bisognosi.
(Per leggere la notizia pubblicata sul sito ufficiale di Anima Universale l'11 settembre 2002, clicca qui Premio Internazionale per la Pace al Maestro Roberto )

Nel ricordo di questo avvenimento speciale, i ramirici trasformano l'11 settembre in un giorno fausto nel quale celebrare l'albero della pace che Swami Roberto ha messo a dimora nel nostro pianeta.
E' questo il giorno nel quale ogni persona ramirica può celebrare la consapevolezza che, interiorizzando l'essenza del messaggio di Swami Roberto, collabora con il Piano divino volto a far trionfare la pace sulla terra.
Sì... noi possiamo fare in modo che la pace diventi realtà concreta nella nostra vita...
Noi possiamo trasmettere la pace al prossimo che condivide la nostra quotidianità...
Noi possiamo e vogliamo essere concreti costruttori di pace, nutrendo la speranza che la pace... nonostante tutto... può sempre trionfare sulla violenza, spazzando via le nubi minacciose dell'intolleranza.
Pace e bene a tutti.



Assisi2009FLASH DA ASSISI... CON SWAMI ROBERTO

Venerdì scorso, Assieme a ramia Osvaldo e a ramia Riccardo mi trovavo nella "sala blu" del Municipio della città di Francesco, per assistere alla manifestazione "L'Oriente incontra l'Occidente" (giunta alla XII edizione), organizzata e promossa dalla fondazione "Il Mandir della Pace".
Io e i miei confratelli accompagnavamo Swami Roberto, invitato dalla dottoressa Gabriella Lavorgna (presidente della Fondazione) e dall'amministrazione comunale di Assisi a portare il suo pensiero sul tema della pace. Eccovi alcuni flash di un giorno straordinario:

Alle 16 l'assessore Franco Brunozzi, in rappresentanza del Sindaco Claudio Ricci, apre la tavola rotonda.
Cominciano a susseguirsi gli interventi di numerose autorità politiche e religiose che, nel giorno della commemorazione della tragedia delle Twin Towers, danno forma ad un arcobaleno di pace che si inarca ad unire Oriente ed Occidente, come ben sintetizza il titolo della manifestazione.
Dopo tre ore di "maratona" per la pace, il novantacinquenne Padre Anthony Elenjimittam ha da poco concluso il suo apprezzato intervento, ed un componente dello staff dell'organizzazione gli si avvicina premurosamente per chiedergli se, visto il protrarsi dell'incontro, vuole tornare a casa.
"No, no... io voglio attendere l'intervento di Swami Roberto... voglio sentire le sue parole".Lui, ultimo discepolo vivente del Mahatma Gandhi, per nessun motivo vuole perdersi quel momento... e noi insieme a lui viviamo il prolungarsi dell'attesa...

SwamiAssisi2009"La pace non indica soltanto ciò che Dio da'...
ma prima ancora ciò che Dio E'"...

Swami Roberto inizia il suo intervento, e le sue parole sono lampi di luce che aprono le menti ed i cuori.
Io mi ritrovo... a non poter fare a meno di pensare a Francesco, che dopo 7 anni ha voluto che Swami tornasse a casa sua, affinché Assisi potesse ascoltare ancora... un Cantico della pace.



SwamiAmbasciatorePaceValfabbrica è un comune a pochi chilometri da Assisi e, come spiega il Sindaco Ottavio Anastasi, è proprio il primo luogo in cui Francesco sperimentò l'autentica povertà. Qui infatti lui non era più il figlio "impazzito" del facoltoso Bernardone, come lo conoscevano i suoi concittadini di Assisi, ma era "un nessuno"... un anonimo poveraccio spoglio anche del lignaggio ereditato dai genitori.
Fu proprio a Valfabbrica che Francesco mosse i suoi primi effettivi passi a fianco di sorella povertà... e oggi, il Sindaco di questo Comune (che si trova sul sentiero francescano che congiunge Assisi a Gubbio) nomina Swami Roberto Ambasciatore di Pace, conferendogli il "Premio Sentiero Francescano della Pace, Anno 2009... con gratitudine per l'impegno profuso per una consapevolezza di pace e dialogo nello spirito di Francesco di Assisi.
La manifestazione è terminata, e ancora non sappiamo che ci apprestiamo a vivere un ulteriore "evento"...msnsmile che ramia Osvaldo così vi racconta:

« Una volta usciti dal Municipio, io e i miei confratelli attraversiamo la città di Francesco camminando accanto a Swami.
E' sera, e la magia di Assisi rifulge ancor più, avvolgendoci in un abbraccio intriso di storia e di vitalità spirituale.
Lasciamo alle spalle l'abitato cittadino, e ci incamminiamo su un sentiero in ripida discesa che si dirige verso il parcheggio ai piedi del Monte Subasio.
La strada, priva di lampioni, ci obbliga a camminare con attenzione, perché la luce del giorno si affievolisce rapidamente.
In lontananza miriamo le luci della Basilica di Santa Maria degli Angeli, che chiaramente si distingue tra la miriade di puntini luminosi sparsi nella pianura.
"Di punto in bianco siamo... nelle camperse"... esclama ramia Massimo, con una "rimembranza" di dialetto veneto ("camperse" significa "luogo sperduto")... "e dobbiamo camminare aguzzando la vista, ma anche Francesco faceva così... ai suoi tempi mica c'era l'illuminazione artificiale.
La sua Assisi preferita era più vicina a questo sentiero isolato, che non a viottoli e piazzette cittadine".
"Sì"... interviene Swami... "I piedi nudi di Francesco calpestavano questa terra, benedetta dalle sue impronte. La sua presenza qui è reale, più di quanto pensiate".
L'eco di queste parole non si è ancora smorzato, che la sagoma di un viandante di bassa statura "appare" improvvisamente davanti a noi.
Non capiamo da dove possa essere sbucato, ma ci precede di alcuni metri.
Per come è vestito, sembra provenire da un remoto passato: i suoi piedi nudi si poggiano leggeri al terreno... un bastone il suo unico avere... ed il suo abito è un saio rudimentale, con un'orditura antica, identica a quella che stamattina abbiamo visto in una reliquia dell'abito di San Francesco custodita all'interno della Basilica di Santa Chiara.
In pochi secondi, lo raggiungiamo...
"buonasera" è il nostro saluto."Pace e Amore"... la sua risposta... con una voce inaspettatamente serafica.
Gli ultimi chiarori del giorno ci permettono di vedere i suoi occhi, profondi... due luci azzurre che ci osservano.
Incontriamo in quel viso speciale... un concentrato di perfetta letizia.
Facciamo ancora qualche passo... accompagnati dal viso di Swami che sorride divertito di fronte alle nostre facce sorprese e poi, quando ci giriamo indietro a riguardare quella figura... il silenzio: non c'è più anima viva!
Noi Ramia ci guardiamo... meravigliati dall'evidenza con cui quella presenza si è manifestata ai nostri occhi.
Nonostante sappiamo bene che vicino a Swami bisogna essere preparati ad ogni esperienza, perché vicino a lui il cielo si apre e l'impossibile può accadere... a certi incontri non ci si può proprio abituare.
Solo ora capiamo cosa Swami intedesse pochi momenti prima, nel dire che i piedi nudi di Francesco calpestano ancora questa terra... più di quanto potevamo mai immaginare! ».

Che dire... siamo stati ad Assisi due giorni, ed i momenti speciali si sono succeduti ininterrottamente. Uno ve lo racconto con questa foto che ramia Riccardo ha scattato a Swami Roberto seduto vicino alla statua di Francesco... e con il suo commento a caldo:

SwamiFrancesco
"Quanta Luce!!! La statua di Francesco sembrava vivificarsi..."
Nel rivedere questa istantanea, anch'io ho finito per reimmergermi nelmsncool1 momento immortalato da ramia Riccardo.
Ma adesso... datemi il tempo di riprendere la tastiera in mano, ed eccovi altri due flash:

"E dopo che il Signore mi dette dei fratelli, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del Santo Vangelo..."
Queste parole di Francesco, scolpite sulla facciata di Santa Maria degli Angeli, mi ricordano quelle scolpite nel mio cuore da quando l'Altissimo mi ha fatto incontrare la famiglia dei miei confratelli Ramia...
Mi ha anche mostrato come vivere secondo la forma del Santo Vangelo: percorrendo il cammino spirituale che ogni giorno il mio maestro indica chiaramente davanti a me.
Porziuncola "Va' e ripara la mia Chiesa"... queste sono le parole con cui il Crocifisso parlò a Francesco, che così restaurò la Chiesa di San Damiano... riparò una piccola chiesetta diroccata, la Porziuncola... e poi donò al mondo la sua missione spirituale riparatrice.
Quando... all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli... entro nella Porziuncola, mi trovo a respirare l'energia spirituale di cui questo luogo unico è impregnato.
Sento vibrare dentro di me le emozioni stesse di Francesco, l'impeto della sua fede, la radicalità del suo coraggio, l'ardire del suo cuore... e mi commuovo... e rivivo tante emozioni della mia vita monastica dedicata, assieme ai miei confratelli Ramia, alla costruzione della "Porziuncola" di Leinì, che sorge per annunciare al mondo il messaggio cristiano di Anima Universale.
Assisi2009aSulla strada del ritorno... tanti pensieri si rincorrono, nel rammarico di non poter compiutamente raccontare tutto ciò che abbiamo vissuto.
Però, almeno in parte, spero di essere riuscito a farvi assaporare un po' di questa esperienza straordinaria.
Il resto, lo trovate nel sito di Anima Universale, cliccando questo link: Swami Roberto ad Assisi: l'Oriente incontra l'Occidente
(Leinì, 15.09.09)


Ashram di Leinì "COINCIDENZE" 

Quel giorno di aprile che Swami parlò di destinare 250.000 Euro alle vittime del terremoto d'Abruzzo, ammetto che per qualche minuto fui percorso da brividi di preoccupazione.
Ormai conosco Swami da tanti anni, durante i quali a più riprese lui mi ha mostrato come la logica di Dio va ben al di là delle logiche e delle programmazioni del mondo, ma quella cifra per noi così enorme non poteva lasciarmi impassibile.
Mi chiedevo come la nostra Chiesa avrebbe potuto far fronte ai mega-conti ancora da pagare per il cantiere del monastero... e pensai che la Divina Provvidenza avrebbe proprio dovuto "fare gli straordinari", per citare una frase che Swami usa spesso.
Poche settimane dopo... una tromba d'aria catastrofica investì la popolazione di Riese Pio X, ed ancora una volta Anima Universale volle dare un segno tangibile ed immediato di solidarietà: tre Ramia residenti a Poggiana misero a disposizione il loro alloggio, per accogliere gratuitamente una numerosa famiglia rimasta senza casa.
Ebbene: sabato scorso l'asilo che Anima Universale si era impegnata a ricostruire in Abruzzo, è stato inaugurato a tempo di record (Clicca qui per vedere la news nel sito di Anima Universale), e questa è una notizia a dir poco meravigliosa.
emAPPLAUSO
Però io voglio anche darne un'altra, per i ramirici che hanno letto la news nel sito di Anima Universale, ma non hanno ancora letto "tra le righe":
  • Tra tutti i comuni abruzzesi bisognosi di aiuto, Don Pierino ha indirizzato il nostro intervento verso il comune di Poggio Picenze. Quindi la nostra opera di solidarietà è andata a beneficio della popolazione poggiana (così si chiamano gli abitanti di Poggio Picenze)... una parola che è già nel cuore dei ramirici, visto che la nostra chiesa del Veneto si trova... Coincidenza!!!msnwink... a Poggiana.

  • Al progetto di ricostruzione dell'asilo, ha voluto partecipare anche un gruppo di aziende di una provincia italiana il cui intervento ha permesso che l'asilo fosse completato utilizzando solo una parte della cifra che Anima Universale aveva versato a Don Pierino e, caso più unico che raro, la somma eccedente ci è stata restituita.
    Tra tutte le province italiane, sapete da dove è arrivato l'intervento che ha permesso questa provvidenziale restituzione, che ci permette almeno di far fronte alle spese più urgenti?... Da Treviso che, neanche a dirsi, è la provincia dove... Coincidenza!!! msnwink... si trova Poggiana!
Ora... qualcuno ricorderà che annunciando l'accordo con Don Pierino per la ricostruzione di un asilo in Abruzzo, il 19 aprile le parole di Swami erano state: "Anima Universale a livello economico, se fosse possibile, si è tuffata ancora di più nelle braccia di Dio. Perciò vi invito a pregare ogni giorno con potenza la Misericordia di Cristo, affinché provveda a darci la possibilità di realizzare i nostri progetti...
La vostra fede e il vostro impegno nella preghiera obbligheranno la Divina Provvidenza ad aiutare la vostra, nostra Chiesa ad esistere"
. (Clicca qui per leggere il discorso completo di Swami)
Come non dare ragione a Swami? La Divina Provvidenza i suoi obblighi li ha rispettati alla grande, come d'altronde fa sempre!

emSORRISO
Grazie Swami, che ce lo ricordi in ogni istante; ti chiediamo solo di non esagerare con le "coincidenze", perché il dizionario dice che sono eventi fortuiti... ma quando ci sei di mezzo tu, obiettivamente capitano troppo spesso per poter continuare a considerarli tali.
(Leinì, 10.10.09)




UN CANDIDO INCONTRO

Avvicinandomi a questo meraviglioso cigno che becchettava sul vetro... e vedendo che non accennava minimamente a spostarsi dalla sua posizione accovacciata... mi sono fatto un selfie con lui.
Sono poi andato a consultare il mio dizionario dei simboli alla voce "cigno" e, guarda caso ;)... ho letto :

“Dalla Grecia antica alla Siberia, passando per l'Asia Minore, così come per i popoli slavi e germanici... un vasto insieme di miti, tradizioni e di poemi celebra il cigno, uccello immacolato il cui candore, la cui energia e grazia, ne fanno una epifania vivente della luce”...
Sembra quasi che questo mio candido amico oggi abbia voluto farsi fotografare...
per una illustrazione “live” del mio post “L'Epifania universale della luce”... :-)



QUEL GIORNO CHE I MASAI... CI SONO VENUTI INCONTRO

Qualche giorno fa, mentre scrivevo il mio post “Sapore di Eternità”, ho anche parlato un po' con ramia Mauro e ramia Osvaldo, ricordando vari aspetti della missione di solidarietà che noi tre abbiamo vissuto in terra d'Africa.
Prendendo spunto dal racconto popolare che stavo trascrivendo... nel quale una donna africana si reca ad una sorgente d'acqua... ramia Mauro si è ricordato di una delle antiche tradizioni del leggendario popolo dei Masai, secondo la quale non bisogna "ferire" la terra con scavi o coltivazioni, con la conseguenza che... non scavando i pozzi per procurarsi l'acqua da bere, e bevendo quel che trovano... molti di loro contraggono gravi infezioni.
Ci è allora tornato in mente il momento nel quale, al Villaggio della Gioia, abbiamo conosciuto due Masai...
Nei giorni precedenti, eravamo stati avvisati che i Masai non volevano essere ripresi da apparecchi fotografici o telecamere e che, in generale, bisognava fare attenzione a non essere "invadenti" nei loro confronti.
Così, quando li vedemmo in lontananza, noi Ramia non volevamo avvicinarci per non mancare loro di rispetto ma, sorprendentemente... [non si sa “razionalmente” perché, ma noi Ramia lo sappiamo :-) visto “Chi” ci accompagnava spiritualmente in quella nostra missione]... furono proprio loro che si avvicinarono a noi, e addirittura ci invitarono a filmare alcuni movimenti delle loro danze rituali che io oggi sono andato a ripescare dai video di quella nostra esperienza africana.




UN GIORNO...

Un giorno mi ero inginocchiato sul pavimento per cercare il classico ago che mi era appena sfuggito dalle mani... ed improvvisamente mi trovai Swami inginocchiato accanto a me.
Mentre ridevamo per la situazione (io) e per la sorpresa riuscita (Swami)... un mio confratello ha scattato questa foto.
La riguardo oggi e... oltre a farmi sorridere... mi fa pensare ad una delle “grandezze” del Maestro:
saper anche "scendere" al piano dei suoi discepoli, per aiutarli a trovare quello che stanno cercando :-)


Leinì, 16.01.11 - Il primo darshan
nella nuova grande sala per la preghiera e la
meditazione all'interno del monastero di Anima Universale
PAROLE DIVINE... IN UN GIORNO MEMORABILE

La pagina odierna del mio diario è illuminata dalle parole che Swami Roberto ha pronunciato ieri, durante il suo Darshan, e che io riassumo così:


« Carissimi figli dell’eternità, oggi è un giorno nuovo!
Dio, attraverso il profeta Isaia ha esclamato: “Io sto per fare una cosa nuova; ed essa sta per germogliare”.
E sicuramente voi già intuite che cosa dovrà germogliare… tanto che nell’attesa ci siamo trasferiti qui, nella dimora della Divina Madre della Gioia.
Al posto del palatenda dovrà sorgere un grande tempio. Davanti al mondo, la costruzione del tempio sarà il segno visibile che i cristiani ramirici esistono.
E questa non è cosa da poco, soprattutto in Italia, dove la libertà religiosa per i non cattolici è tutta da conquistare.
Poi, per quanto vi riguarda spiritualmente, vi è un aspetto soprannaturale del nostro tempio, che adesso vi rivelo.
Sempre nel libro del profeta Isaia, Dio dice… ed il Signore Yeshua lo ha ribadito con forza… Dio dice: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti”.
Ecco dunque il tempio di Anima Universale: la casa del Dio di tutte le genti. Alleluia!
Ma… anche nei progetti di Dio c’è un “ma”! E questo “ma” dipende dalla libertà dell’essere umano. Tutti sapete che esistono persone malvagie. Il Signore Yeshua li ha definiti “i figli delle tenebre”, perché hanno scelto di ostacolare il piano di Dio sulla terra. Contro le energie tenebrose e le invidie di quanti non vogliono che la Luce di Anima Universale risplenda, anche attraverso la costruzione di un grande Tempio, è necessario che tutti voi – cari figli della luce – preghiate molto più di prima. Pregate affinché possa veramente compiersi la profezia: “Io sto per fare una cosa nuova; ed essa sta per germogliare: sorgerà una casa di preghiera per tutte le genti”.
Dico questo perché so che senza la vostra piena partecipazione contro le tenebre che vogliono ostacolarci, mancherebbe quel sole vitale che permette a questo immenso progetto divino di germogliare.
Non dimenticate: il Signore vuole che voi ramirici siate i protagonisti della sua opera; vuole che voi siate l’acqua, il sole e la terra che nutrono il seme che Lui ha posto qui, affinché possa crescere e mettere radici sempre più forti e potenti contro il male! Amen, Amen, Amen ».


«UN RAMIA HA SALVATO LA MIA ANIMA»

Lo scorso 15 agosto, al termine del Darshan ho incontrato il signor Enrico… che ha iniziato a parlarmi dicendo ad un certo punto “io qui da voi ho trovato l'Arca di Noè”...
In un primo momento, tra me e me ho pensato di trovarmi davanti ad una persona dalla fervida fantasia... ma poi ho subito cambiato idea non appena lui mi ha spiegato meglio in che senso aveva messo in relazione questa celebre vicenda biblica con quanto gli era accaduto...
“Se avessi continuato sulla strada che avevo intrapreso – mi ha detto – mi sarei del tutto allontanato dalla Grazia di Dio.
Il colloquio che ho avuto con ramia Rosvaldo ha salvato la mia anima.
Lo scriva sul suo blog. Io la leggo sempre e chissà…  questa mia esperienza potrebbe aiutare qualcun altro a trovare pace e salvezza”
.


MAMMA MIA !

Lo scorso fine settimana mia mamma è venuta a trovarmi, felice di poter trascorrere due giorni molti intensi all'interno del Monastero.
Qui a sinistra potete vederla, emozionata e sorridente, mentre sta visitando le sale dove abitualmente il sabato pomeriggio incontro i fedeli che chiedono di approfondire il pensiero spirituale di Anima Universale.
Pensate... mia mamma ha conosciuto Swami agli inizi degli anni '80, come vi ho già raccontato nella mia testimonianza ("Il mio incontro con Swami"), ed il suo cuore è colmo di tanti straordinari ricordi legati ai numerosi viaggi con meta Leinì, che da ormai quasi 30 anni è la sua "Terra Santa".
Io e lei ne parlavamo un po' sabato pomeriggio, mentre passeggiavamo nel porticato del monastero, e lei ripescava dalla memoria tanti momenti speciali vissuti in prima persona: la storica chiesetta... la "cappellina delle origini"... il palatenda... le nuove strutture realizzate in questi ultimi anni...
L'ho vista, emozionata e contenta, soffermarsi ad ammirare le fondamenta del nuovo tempio, ma l'emozione e la gioia più grande l'avrebbe vissuta alcune ore più tardi, dopo cena, grazie all'incontro che ha illuminato il suo volto del sorriso radioso che anche voi potete vedere nella foto qui a fianco.
Qui mia mamma è nella "sala zen",
seduta sulla sedia dove il sabato
pomeriggio abitualmente mi
siedo io, per tenere gli incontri
con i gruppi di fedeli
provenienti dall'estero. 
"Ogni volta che incontro Swami" - mi ha detto commossa - "rivivo le solite, fortissime emozioni. E' sempre come la prima volta, come quel giorno benedetto di tanti anni fa in cui la mia vita è rinata".

P.S. - In questi due giorni, mentre io e mia mamma eravamo nel chiostro del monastero, molte persone ci sono venute incontro, per salutarla.
Ora... vi devo confidare un aneddoto simpatico: alcuni pellegrini si sono rivolti a lei in lingua francese, con frasi piene di affetto, alle quali l'ho vista rispondere contenta, con larghi sorrisi.
Quando poi le ho chiesto: "Mamma, ma hai capito cosa ti hanno detto?", lei, che non sa il francese, mi ha risposto: "sì, sì... go' capìo, caro".
Evidentemente il linguaggio del cuore non ha bisogno di dizionari.



La controversia con il Catasto
si è finalmente risolta.

(Leinì, 11.01.12) Ne diamo notizia, con gioia grande, per quanti hanno partecipato con le loro preghiere e testimonianze pubbliche alla pacifica protesta contro un’ingiustizia grave verso la Chiesa ramirica Anima Universale.

I luoghi aperti al culto pubblico della nostra Chiesa a Leini sono stati riconosciuti come tali. Alleluia! Alleluia! Alleluia!
Questa importantissima notizia ci è stata comunicata telefonicamente (guarda la “coincidenza”) alla vigilia della festa dell’Immacolata Concezione ed è stata definitivamente confermata con la lettera dell’Agenzia del Territorio di Torino Protocollo n° 210/2012 (notate il numero palindromo 2102012) del 9 gennaio 2012.


NOTA: La categoria E7 - Fabbricati destinati all’uso pubblico dei culti, comprende esclusivamente i luoghi di culto pubblici, ossia aperti a tutti coloro che professano una determinata confessione religiosa.




Eleviamo preghiere di ringraziamento alla Divina Madre che ci ha aiutati a difendere la nostra Chiesa e la nostra dignità di cristiani ramirici.



NON CADETE NEL TRANELLO

A tutti quei preti che... magari in buona fede... vi ingannano o seminano confusione dicendovi che non c'è problema se uno di voi, cristiani ramirici, fa il padrino in un battesimo cattolico... fate loro presente questo articolo del loro Codice di Diritto Canonico:

“Perché uno possa essere ammesso all'incarico di padrino, è necessario che:


sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione [cresima] e il santissimo sacramento dell'Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede [cattolica, ovviamente];

Non venga ammesso un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica.
(Cfr. Art.874 Codice di Diritto Canonico della Chiesa cattolica)


E se qualcuno di questi preti obietta dicendo: "ma cosa stiamo a guardare il codice di diritto canonico, con i suoi cavilli?"...
Io dico che va benissimo... non guardiamolo più... ma allora che la smettano di scomunicare e di discriminare in nome di questo codice.

P.S. - Dettaglio non da poco: chiunque decidesse di fare il padrino, o la madrina, pur non essendo cattolico... passerebbe come superficiale, ignorante, ingannatore, agli occhi di tutti quei cattolici seri (fedeli, sacerdoti, vescovi) che, a differenza di altri, osservano il loro diritto canonico.


L'AUGURIO
DELLA ROCCIA


Leggendo su facebook questo augurio del Prof. Luciano... Roccia di nome e di fatto :-)... amico di Swami Roberto e della nostra comunità da ben oltre 20 anni, oggi mi fa piacere ricordare anche questa sua testimonianza di inizio millennio (Pubblicata nel 2001 sul sito di Anima Universale http://www.animauniversale.it/it/testimonianze ) :

«Roberto è senz’altro...

un personaggio particolare e segnato probabilmente dal destino. Dotato di una straordinaria sensibilità, di una particolare intuizione e senz’altro di un penetrante spirito d’osservazione, entra dentro di voi col suo sguardo e vede chiaramente i problemi che vi assillano.
Moderno “Sciamano” di un mondo occidentale dove i guai e gli inquinamenti legati ad un irrefrenabile progresso coinvolgono l’essere umano, prostrandolo ed ammalandolo non solo fisicamente ma soprattutto della perdita di valori spirituali, con la sua visione olistica dell’uomo e con delle doti che molti definiscono “paranormali” attira attorno a sé migliaia di persone che trovano in lui conforto e sollievo ai loro problemi sia spirituali che fisici.
Allontanato e combattuto dalla Chiesa Cattolica per aver “osato” affermare pubblicamente che Dio appartiene a tutti e non solo ai cattolici e che i giusti e i buoni sono tali anche se appartenenti a religioni diverse, ha creato un suo movimento “Anima Universale” dove viene praticato un vero Ecumenismo tanto predicato “a parole” dalle varie Chiese ma tanto combattuto nella realtà dalle diverse religioni come dimostrano anche le varie guerre a sfondo religioso del passato che ancora oggi pervadono il mondo intero.
A lui si rivolgono non solo “malati immaginari”, ma anche gravi casi che spesso trovano in lui un conforto che a volte la medicina ufficiale non sa dare.
Roberto non cura, dice che per questo vi sono i medici con molti dei quali collabora, ma a volte una sua parola o la sua preghiera servono più di un farmaco.»

Prof. Luciano Roccia
Direttore Istituto Italiano di Agopuntura.
Già Professore di Chirurgia generale,
Università di Torino



BUON NUOVO !

Buon anno nuovo a tutti !
La vicinanza di queste due parole... "buono" e "nuovo"... mi fa oggi pensare ad una specifica lettera dell'ebraico biblico, la TET  ( T nei caratteri romani), alla quale la tradizione rabbinica attribuisce il significato di “bontà” (in ebraico TOV)  perché appare per la prima volta nella Bibbia nel versetto della Genesi immediatamente successivo alla creazione della Luce: “E Dio vide che quella luce era buona” (Gen 1,4).
A questo significato di bontà se ne aggiunge tradizionalmente un altro, perché la tet è la nona lettera dell'alfabeto ebraico alla quale viene perciò attribuito il valore numerico 9 che... corrispondendo ai 9 mesi della gestazione umana... richiama simbolicamente la nascita di ciò che è nuovo.
Questa caratteristica viene matematicamente confermata dal fatto che il nove è la cifra del sistema decimale che fa da "ponte" verso la nuova decina... ma non solo...
Anche dal punto di vista linguistico, è palese l'assonanza esistente tra le parole italiane "nuovo" e "nove", che in francese possono diventare infatti una sola: "neuf".

Ecco allora che... pensando al versetto genesiaco in cui Dio vide la bontà della Luce nuova... oggi mi viene naturale completare così l'augurio rivolto in particolare alla mia famiglia religiosa:

Buon anno nuovo a tutti noi, nella Luce di Colui che è nato nel giorno per noi "pasquale" del nove aprile... novantanovesimo giorno dell'anno... per benedire spiritualmente le nostre vite con la divina spinta al rinnovamento interiore che proviene dalla resurrezione di Cristo. 


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